Non so quando le ho scoperte, anzi si da subito. Le tette, che poi quando sei piccolo le vedi enormi e quando sei grande spesso le cerchi enormi. Van bene anche grandi. Le tette. Soffici, calde. Che ci passerei una vita. A tredici anni mi son messo con la figlia del macellaio. MIchela. Le tette. Le toccavo da fuori. Per tutto il tempo concesso, mai abbastanza. E andavamo in piscina e aspettavo gli effetti dell'acqua sul suo costume. Cercando di mimetizzare quelli sul mio. Le tette sono due per fortuna. Forse perchè abbiamo due mani.
Le tette sono potenti, e fanno ciò che vogliono.
Le tette han deciso della mia vita e non è stato male.
martedì 12 febbraio 2008
Le tette.
Pubblicato da Gianluca C. alle 12:32
Etichette: Amarcord, camera da letto, El Padrino
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5 commenti:
boobies..boobies...boobies!
Porca miseria, non avevo mai sentito parlare di tette con questo trasporto..
Mi lascio trasportare.
che le tette decidano della tua vita, ci sta pure. ma che oggi io e vanessa ci siamo ritrovate a fissare delle super boobies da horas, no!
per gli amanti delle tette, ma anche per quelli della cioccolata, il nostro amico clovenhoof ci delizia così
si trovano da meltingperfection, quante ne sanno, 'sti kiwi!
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