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lunedì 9 febbraio 2009

Un treno qualsiasi.


In queste mattine, di cielo terso, vorrei prendere un treno qualsiasi, per andare là, dove non debba pensare, a queste mattine, di cielo terso, dove poter prendere un treno qualsiasi.

mercoledì 24 dicembre 2008

I wish.

giovedì 18 dicembre 2008

il mago è un uomo


e fa le magie, certo.
e affascina stupisce incuriosisce emoziona.
poi posa il cilindro ed è un uomo.
e affascina stupisce incuriosisce ed emoziona, forse. ma senza magie, per quel che è.

giovedì 31 luglio 2008

disordini effettivi stagionali


il nubifragio non concilia il sonno, se hai tappi nelle orecchie. ma le notti, in qualche modo scorrono. notti di sensi allertati, la carezza di un insetto sulla pelle fa sobbalzare, passare ore insonni. sogni cinematografici da proiettare al risveglio per tenerne memoria.
i giorni stillano umidità. capelli troppo troppi per sopportarla, gambe che non possono accavallarsi senza appiccicarsi, le zuppe fumanti che non puoi mangiare.
l'atmosfera è inconsistente, sospesi i tempi.
se ne riparlerà a settembre. di tutto.

martedì 4 marzo 2008

Elezioni democratiche degli organi.




Certe volte la testa prende percorsi pericolosi. Un sogno come tale deve esser frutto del cuore, delle passioni. La testa non ha nessun potere sull'anima, può fingere di rapirla, ma è come un gioco di prestigio, il pensiero per assurdo è nebbia. Così si fallisce, quando tutto è calcolo. Quando l'amore è fatto di numeri e non di lacrime. Mi chiedo come il cuore stia lì a guardare la propria vita, cedendo alle passioni del cerebro. Bisogna educarsi ad un cuore ribelle, guerriero, fuoco. Probabilmente la testa da più certezze, ci descrive le cose senza la sfumatura di un battito. Non so, tutto questo mi rende triste, mi rendo conto di esser continuamente esposto a colpi di stato. Ci vorrebbe un governo stabile qui dentro, la testa è di destra, il cuore è di sinistra, sarà una banalità, ma mi basterebbero elezioni democratiche degli organi, e lo so che il fegato sta a destra, ma io lo sento a sinistra, come la mano che tiene, il mio bicchiere di rum.

martedì 4 dicembre 2007

cane mangia cane


c'è un cane, enorme e minaccioso. ci sono io e due persone che conosco. il cane non ci fa paura, continuiamo a fare il niente che facevamo in questa stanza grigia. c'è una pianta, in un angolo.
poi arriva un altro cane, o è un bambino. il cane grande lo aggredisce, ci gioca in quel modo violento e preoccupante con cui giocano i cani. lo azzanna e stringe. io non so se è un gioco, ma vado a separarli. le mie mani sulle fauci. il canino è grande quanto un mio dito.
gli altri nella stanza continuano col niente.
io sono tranquilla e faccio forza per aprire quel morso. poi penso che il cane non mi fa paura, ma che potrebbe farmi male. penso alla tragedia che potrebbe essere. continuo a forzare, come aprire un barattolo.
faccio quello che faccio sempre, da sveglia: mi fingo calma ma dentro sono terrorizzata.
dottoressa, che significa?