martedì 4 marzo 2008

Elezioni democratiche degli organi.




Certe volte la testa prende percorsi pericolosi. Un sogno come tale deve esser frutto del cuore, delle passioni. La testa non ha nessun potere sull'anima, può fingere di rapirla, ma è come un gioco di prestigio, il pensiero per assurdo è nebbia. Così si fallisce, quando tutto è calcolo. Quando l'amore è fatto di numeri e non di lacrime. Mi chiedo come il cuore stia lì a guardare la propria vita, cedendo alle passioni del cerebro. Bisogna educarsi ad un cuore ribelle, guerriero, fuoco. Probabilmente la testa da più certezze, ci descrive le cose senza la sfumatura di un battito. Non so, tutto questo mi rende triste, mi rendo conto di esser continuamente esposto a colpi di stato. Ci vorrebbe un governo stabile qui dentro, la testa è di destra, il cuore è di sinistra, sarà una banalità, ma mi basterebbero elezioni democratiche degli organi, e lo so che il fegato sta a destra, ma io lo sento a sinistra, come la mano che tiene, il mio bicchiere di rum.

Nessun commento: