E non importa ch'è successo, sorrido al letto, a letto e m'alzo. Ed è bello avere amici al telefono o no, e non importa dove e come. E non importa del terrore che mi fan le vite degli altri, che magari a loro calzan bene, che ne so io. Me ne dispiaccio solo del terrore che sento. E non importa che non ci sia speranza, perché si può sorrider d'altro. Dei baci che mi da il mattino, la sera, il pomeriggio la notte. E scassare le ore che ci chiamano il lunedì, e tutti i giorni tristi a far le cose per nessuno, per niente, per alcuni vuoti a tenere. E non importa ciò che siamo se non lo sappiamo e non ce lo prendiamo. Per passare la metà della vita a far errori e il resto a metter ridicoli cerotti.
lunedì 26 maggio 2008
E non importa.
Pubblicato da Gianluca C. alle 08:12
Etichette: El Padrino, il mondo fuori
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2 commenti:
mica mi sarai depresso?...no, probabilmente sei solo presso. presso i ponti polacchi se non prenoti.
Macchè, non ho tempo per la depressione.
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