lunedì 21 luglio 2008

Pidde


Ero giovane, saranno passati 18 anni.
Mi aggiravo per casa con una sigaretta in tasca, senza un accendino.
In cucina mia madre lavava i piatti, mio padre fumava sulla poltrona, in salotto, guardando la TV.
Dovevo fumare.
Mi ricordai dei due cavi elettrici scoperti, dietro il mio letto, in camera mia.
Spostai il letto leggermente, presi il cavo, tolsi il cavo isolante e mi chiesi se avrebbe funzionato.
Con una pinza strinsi i due cavi avvicinando la mia sigaretta.
Un'esplosione.
L'intero condominio al buio, una sigaretta spenta in bocca.
Il condominio si riversa sulle scale con brusii e candele accese.

Ed io, vado in salotto, prendo l'accendino del mio babbo e fumo in balcone

4 commenti:

gabblog ha detto...

Eheh, ma qual'è l'etimologia della parola pidda? Magnotta?

Polemizer ha detto...

penso provenga da tale Mangherini, compagno di prima superioreche lebattezzo'"pimardelle"..poi si è andato per sottrazione

Quasar ha detto...

comunque la fine del racconto non era propiro questa...io mi ricordavo tu che esci dalla stanza e dici "cos'è? cosa è successo?"

Polemizer ha detto...

hahahhaha, vero.. prima di uscire sul balcone; alla fine non è che sia cambiato molto.. c'e' da preoccuparsi