è la testa che governa. governa e ti fa credere di averci un cuore, lì, al posto del cuore.
è la testa che decide, se lasciare che i tuoi sensi vadano o se sia il caso di richiamarli. come un guinzaglio che si allunga, all'improvviso la testa si renderà conto di averti dato troppa corda, che i conti non tornano, che le lacrime sbavano la penna sulla carta, e strattonando ti riporterà all'ordine. e tu sei triste, per le lacrime, per i conti, per tutto.
il tempo, ministro del tesoro, farà una riforma e scoprirai di dover pagare, sempre e ancora. e scoprirai anche che si dice ministro dell'economia, ma di risparmiarti, tu, non ne vorrai sapere.
lunedì 2 febbraio 2009
governo di testa
Pubblicato da L'oca perdida alle 11:38
Etichette: il mondo fuori
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