mercoledì 23 gennaio 2008

Sento delle voci ma chiamano un altro.




Oggi mi farei forza per non decidere niente.
Sveglia presto, per niente. Infradito e piedi congelati, è che il calore delle pantofole mi da noia. Mi sembra sempre di dover fare immense cose, la sensazione si presenta come quelle ombre che vedi dietro, chi va là. Non c'è niente, ma abbastanza niente da pensarci. Allora sto seduto, qui, con la foto della famiglia del mio amico giapponese sul fondo scrivania. La sorella sorride e fa v con le dita, ha i denti storti ma è carina. Tutti scalzi, mamma e papà. Tutti che guardano me.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

se ti consola è da qualche giorno che anche io continuo a voltarmi...ma non c'è mai nessuno e non è il gatto

Gianluca C. ha detto...

voltati più veloce, a volte fa delle finte, e poi voltati ancora.

Anonimo ha detto...

Magari c'è veramente qualcuno ma non si vede...
Io proverei a comunicarcisivi

francesco ha detto...

io ci provo a far delle finte, a voltarmi più veloce, non funziona mai, però

L'oca perdida ha detto...

gli specchietti retrovisori sono la soluzione